Così fan tutte

o quasi

Così fan tutte

Così fan tutte o forse quasi tutte. No, non parlo della celebre opera di Mozart…
Mi riferisco ad una sorta di sindrome che colpisce l’80% circa delle donne (anche qualche uomo? non ho dati rilevanti a riguardo) quando affrontano una nuova esperienza che le coinvolge a 360 gradi. Io ne sono stata colpita più volte e questo blog è solo l’ultimo “sintomo”.
Mi spiego meglio.
Spesso viviamo delle situazioni in cui inaspettatamente diamo il meglio di noi, scopriamo delle nostre doti nascoste e ci ritroviamo impegnate e appassionate come mai ci saremmo aspettate. Così il passo da “ma che figata questa cosa” a “voglio fare la…” è molto breve.

Tua cugina ti chiede consigli di shopping e di stile e tu, dopo una giornata con lei da Zara o a casa sua a sistemarle l’armadio per il cambio di stagione, capisci di essere davvero tagliata per questo. Ti offri per aiutare un paio di amiche a scegliere l’outfit per una cena importante, sistemi tutto il tuo guardaroba e chiedi a tua mamma di “svecchiare” un po’ il suo con il tuo supporto…. ed ecco qui che vorresti fare la personal shopper.
Digiti su internet qualche parola chiave per capirne di più e scopri che ci sono corsi, workshop e seminari di ogni tipo. Bene! Potresti diventare una Fashion Stylist oppure un’Image Consultant, c’è anche il Visual Merchandiser che non sarebbe male…vogliamo discutere la tua capacità di riconoscere un brand che andrà forte?
Insomma si aprono tantissime strade e se sono rose….

Quante di voi durante l’Università per avere qualche soldino in tasca hanno lavorato come hostess per convegni ed eventi? Eccomi! Presente! Tailleur nero, camicia bianca, tacchi a spillo e 10 ore in piedi. Pagamenti a 90 giorni, ma a volte ti andava bene ed erano a 60. Conoscevi tantissima gente e magari a qualche evento riuscivi pure a divertirti. Ai congressi purtroppo solo sbadigli. La tipa dell’agenzia, che per quanto ne sapevi tu era un’entità misteriosa, ti aveva reclutato con un paio di mail e dopo l’evento latitava per mesi… Ah però! Figo questo lavoro, io starei in ufficio e coordinerei tutto e tutti via mail? …quasi quasi mi apro un’agenzia di eventi!

Arriva la proposta di matrimonio. Si! Hai detto si! Ma al “SI” ufficiale manca ancora qualche mese (anno?) e l’intervallo di tempo che divide la proposta dal giorno del matrimonio ti vede attiva 24/7 per organizzare un evento memorabile. L’Evento!
Giorno dopo giorno ti immergi nella realtà del wedding planner, sia che tu ne abbia uno sia nel caso in cui tu sarai la factotum, il lavoro è faticoso ma la soddisfazione che si prova quando si riesce a trovare la sfumatura del raso delle scarpe uguale a quella del centrotavola non ha prezzo. Ci prendi gusto, la proprietaria della villa che hai scelto è tanto graziosa e ti ha fatto un super sconto perché hai scelto di sposarti di lunedì, il fiorista diventa il tuo migliore amico e la responsabile catering ti chiama più volte di tua mamma (…o forse tu chiami lei), creando un team con il quale speri di rimanere in contatto a vita. Certo, a vita! Perché consiglierai alla tua migliore amica a chi rivolgersi quando toccherà a lei, darai il contatto del tuo super fotografo alla tua vicina di casa incinta che vuole immortalare il pancione e il Prete che ti ha sposato battezzerà i tuoi futuri figli. Allora perché non trasformare questa nuova passione in una professione?

Sei in dolce attesa. Un momento unico che ti aprirà gli occhi su un mondo sconosciuto e vastissimo ricco di cose belle e non, utili e non (ma questo si scopre solo con la 2 gravidanza). Leggi libri, cerchi i diari giusti per fissare con l’inchiostro la poesia di questi 9 mesi, compri online, compri personalmente, rileggi, ricompri, ecc.
Settimana dopo settimana le cose da fare, sapere ed acquistare aumentano…altro che “wedding planner”, ti servirebbe una “Pregnancy Planner” per ricordarti gli appuntamenti e magari per aiutarti nella ricerca di un outfit premaman che sia bello oltre che comodo. Non tutto è semplice come pensavi e col passare del tempo aumentano stanchezza e mal di schiena! Aumentano le ore passate sul letto ad immaginare il fagiolino nella pancia e a pensare ai progetti futuri…
“Ora che ho più tempo libero potrei realizzare un album-diario per la gravidanza! Non da compilare con delle crocette sulle visite effettuate ma personalizzabile a 360 gradi, con tante foto e in cui si possa integrare la cartella medica…così rimarrà un ricordo completo e unico ai miei figli! Ma come ho fatto a non pensarci prima? Contatto subito la Mondadori!”
oppure
“Dovrei sviluppare un app che ogni primo del mese obblighi ricordi a mio marito di farmi la foto al pancione con un allarme che si spenga solo dopo lo scatto”
e…
“Se disegnassi una linea premaman che preveda una camicia da notte non proprio anti-sesso? E già che ci sono penso anche ad un paio di reggiseni per l’allattamento che non mi facciano sembrare un’ottantenne”.

Partorisci. Hai il tuo capolavoro più bello tra mani… Con lui e per lui affronterai il mondo e scoprirai tantissime cose. Ad esempio che le taglie dei vestitini per i neonati quasi mai corrispondono alle reali misure del tuo bambino. La taglia 0-3 va bene per le bambole, la 3-6 la metti il primo mese e così via… Arriverà anche la fase in cui a 4 anni veste 5-6 (ma gli devi stringere l’elastico dei pantaloni) o veste ancora 3, tanto la caviglia scoperta va di moda giusto? Ah, la taglia 4 per Giulio non va bene…non so perché ma non va. Quante volte penserai alla produzione di una linea di abbigliamento per neonati e bambini? Tante! Le idee spuntano come funghi. Come quando tua suocera ti regala una serie di libri di professoroni pedagogisti che magari neanche hanno figli…”quasi quasi lo scrivo io un libro sui bambini, i miei!”

Il libro può aspettare…

Intanto mi dedico al Blog, che tra tutte le idee che mi sono venute negli ultimi anni era la più fattibile.

 

8 Comments
  • Lara
    Posted at 22:34h, 02 Aprile Rispondi

    ❤️

  • Giovanna
    Posted at 16:27h, 16 Aprile Rispondi

    Hai ragione Dalila! È una “sindrome” che colpisce molte donne. La prima volta che mi è riuscita una torta con la pasta di zucchero volevo aprire una pasticceria!! Ahahaha

    • Dalila
      Posted at 20:40h, 16 Aprile Rispondi

      Ciao Giovanna! Ai fornelli per ora non è mai successo…ma non escludo che un giorno io possa pensare ad aprire un ristorante 😛

  • Michela
    Posted at 20:56h, 16 Aprile Rispondi

    ☺️

  • Kiki
    Posted at 15:38h, 17 Aprile Rispondi

    Il post è davvero un quadro perfetto di mooolte donne. A me questa cosa è successa spesso!! La foto però è pazzesca!!

  • Moky
    Posted at 22:16h, 18 Aprile Rispondi

    Noi donne siamo piene di iniziative,ogni cosa nuova che andiamo a vivere se ci piace, la facciamo diventare grande e importante!

    • Dalila
      Posted at 15:09h, 19 Aprile Rispondi

      Mi trovi assolutamente d’accordo!

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